Il sito industriale di Crescentino, in precedenza fonderia di una società del Gruppo Fiat, è stato scelto perché rispondeva a tutti i requisiti necessari per la realizzazione di una bioraffineria: alta tensione, acqua, metano ad alta pressione, rete viaria, ma soprattutto uno scalo ferroviario autorizzato; e quello di Crescentino è uno dei pochi in tutto il Piemonte. Sono stati valutati anche altri insediamenti (Carmagnola, Vercelli e Racconigi) ma nessuno di essi soddisfaceva appieno tutte le necessità industriali.
Dal punto di vista del dialogo con il territorio lo stabilimento di Crescentino ha costruito buone relazioni con la Provincia di Vercelli e il Comune di Crescentino.
L’azienda ha voluto aprire un dialogo con la popolazione per illustrare natura e caratteristiche dell’impianto sotto il profilo dell’impatto ambientale. Nonostante qualche diffidenza inziale, dovuta in particolare a non corrette informazioni sull’impianto di cogenerazione dell’energia, il rapporto con la popolazione si è sviluppato positivamente. Nello stabilimento trovano occupazione 100 addetti e altri 100 sono impiegati in attività indirette nel raggio di 20 km dal sito industriale.
Inoltre è in fase di costruzione la filiera agricola dedicata in un’area di circa 70 km dall’impianto.