A Crescentino, in provincia di Vercelli, alla fine del 2012 è entrato in funzione il primo stabilimento al mondo per la produzione industriale di bioetanolo di seconda generazione. A pieno regime, lo stabilimento produrrà 40.000 tonnellate all’anno.
L’impianto è totalmente basato sulla tecnologia PROESA™ messa a punto da Biochemtex società del Gruppo Mossi Ghisolfi, che ha anche realizzato lo stabilimento.
Crescentino costituisce la dimostrazione concreta che è possibile produrre biocarburanti da materie agricole non alimentari, trasformando la cellulosa e l’emicellulosa contenuta nella biomassa in zuccheri semplici. Un risultato tecnologico e industriale che sembrava impossibile, ma che la tecnologia PROESA™ ha trasformato in realtà. Il bioetanolo prodotto a Crescentino è ricavato dalla paglia di riso, di frumento e dalla Arundo Donax, la comune canna dei fossi. La scelta di utilizzare queste materie prime deriva dalle particolari caratteristiche del Vercellese, dove la coltura del riso e del frumento sono diffuse e l’Arundo Donax può essere coltivata in quantità soddisfacenti. Le biomasse provengono da una distanza massima di 70 km, consentendo così di ridurre sia i costi di trasporto sia l’impatto ambientale.
Il progetto è stato sostenuto dalla Commissione Europea nell’ambito del Settimo Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico.
Il bioetanolo prodotto da Crescentino viene acquistato da una delle maggiori compagnie petrolifere globali e distribuito sui mercati europei, oltre a rifornire la
stazione di servizio di Tortona.